Ombre. Visioni dalla città fantasma.
















Tutto fermo. Immobile.
Nulla è cambiato a Pripyat da quel terribile Aprile del 1986.
La nube tossica uscita dall'esplosione del reattore n°4 della centrale nucleare di Chernobyl ha costretto tutti a lasciare le proprie case, amici, parenti, ricordi, oggetti.
Camminando per la piazza o il parco giochi sembra ancora di sentire le voci delle persone, i bimbi che giocano, la gente che si incontra, chi rientra a casa, da scuola.
Una città come tante altre, ma non è così.
La vita a Pripyat si è fermata nell'Aprile del 1986.
Tutto fermo.
Adesso Pripyat è abitata da ombre e fantasmi.
E' spettrale addentrarsi nei palazzi, li senti respirare, sbattono le porte, calpestano i vetri infranti.
Sembra che ti vogliano dire cosa è succeso in quei luoghi, vorrebbero gridare a tutti il dramma e la sofferenza di chi ha vissuto o di chi vive ancora questa tragedia che non avrà mai fine.
Camminando per la città le ombre e i fantasmi di Pripyat mi sussurrano di non dimenticare ciò che è successo, ciò che ho visto, che loro sono lì.
Che non vogliono dimenticare.

Foto e introduzione tratte dal libro di Alan Gardini:
Ombre. Visioni dalla città fantasma.

Mondo in Cammino: http://www.progettohumus.it/

Libro in vendita on-line: http://www.blurb.com/bookstore/detail/963994

Libro: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1124

http://chornobyl.in.ua/en/photo-pripyat-city.html

Altre foto di Pripyat: http://www.progettohumus.it/chernobyl.php?name=gardini



Tutto il ricavato dalle vendite del libro "Ombre. Visioni dalla città fantasma" andrà in beneficenza per le iniziative dell'Associazione Mondo in Cammino.