Ex Dinamitificio Sipe Nobel







"Nell'area dello stabilimento ex Sipe di Spilamberto sorgeva, già all'inizio del '500 un polverificio fatto costruire
dal Duca Alfonso I d'Este per dotare il suo esercito di una moderna artiglieria [...].
Lo stabilimento conobbe un periodo di grande attività durante l'occupazione napoleonica. Fu costruita all'epoca la cosidetta "Napoleona", un asciugatoio lungo 16 metri, largo 8 e alto 8 che,
in base al progetto di recupero, dovrebbe essere adibito a sala espositiva.
Nel 1861, in seguito a un grave incidente, il governo nazionale decise di chiudere l'impianto e di venderlo ai privati. [...].
Nel 1901 la fabbrica venne acquistata dalla Nobel, un imponente gruppo chimico con sede a Milano.
Lo stabilimento venne ampliato e si ebbe un grosso incremento della produzione nel corso della Prima Guerra Mondiale [...]. Durante la Seconda Guerra Mondiale si aggiunse uno spolettificio e un reparto per il caricamento delle grandi mine richieste dalla Marina.
Lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante i bombardamenti del'43. Alla fine della guerra gli impianti vennero riorganizzati. Negli anni '70 cessò la produzione di dinamite [...].
Nel 1990 le produzioni militari vennero interrotte definitivamente e nel 1992 lo stabilimento fu ceduto a una ditta francese, la SIPE di Bergerac, che dismise tutte le attività di tipo chimico.
Pochi anni dopo la fabbrica chiuse definitivamente i battenti [...]".

(Testo tratto da: http://www.sipespa.eu/)

Foto tratte dal libro di Alan Gardini:
Esplorazioni urbane. Viaggio nell'Italia dei luoghi abbandonati.